Adolescenza e bellezza: un mix che potrebbe non essere così innocuo. Da sempre oggetto di studi e di numerose chiacchierate, l'immagine e l'attrattiva fisica sembrano avere un peso non indifferente sul vissuto giovanile. Ma avresti mai pensato che la bellezza potesse essere un catalizzatore per scelte rischiose durante gli anni più ribelli dell'esistenza? Si dice che un corpo mozzafiato possa essere una vera e propria arma a doppio taglio, soprattutto durante la delicata fase dell'adolescenza.
È quello che emerge da un'indagine condotta da alcuni economisti che hanno scavato a fondo nei comportamenti degli adolescenti degli anni '90. Presi sotto la lente di ingrandimento, questi ragazzi e ragazze sono stati il mosaico perfetto per analizzare gli effetti della bellezza sulle loro vite. Hanno usato come base di dati lo Studio Nazionale Longitudinale sull'Adolescenza fino all'Età Adulta, una sorta di biglietto da visita che garantisce un campo visivo ampio sul tema.
Quando la bellezza spinge verso il limite
Sembra che i corpi più scolpiti e i volti più carini abbiano la malsana tendenza a inclinare i più giovani verso scelte poco consigliabili, come quello di alzare il gomito nelle feste. Ancora più sorprendente è notare come questo comportamento sia più pronunciato tra le ragazzine, almeno secondo i risultari raccolti dagli esperti.
Va detto però, che è facile scivolare in facili generalizzazioni e che non bisogna mai dare niente per scontato. Anche perché stiamo ancora navigando tra supposizioni che aspettano di essere confermate da ulteriori indagini. Meglio quindi prenderla con i guanti questa faccenda e cercare di rintracciare le fonti per avere un quadro completo della situazione.
Il fascino personale e il domani che verrà
Curioso è il fatto che la sostanza dello studio risieda in una valutazione dell'aspetto estetico dei giovani coinvolti, il che, si sa, è piuttosto soggettivo. Eppure, gli studiosi credevano tremendamente nella validità dei loro dati, ipotizzando che questo potrebbe essere un punto di partenza importante per capire come l'immagine di sé possa essere determinante.
Ciò non toglie che bisogna sempre fare i conti con il fatto che questi giudizi possono essere mossi da variabili diverse e rispecchiare magari solo una parte della realtà. Inutile dire che interpretare questi numeri con cattiveria, sarebbe inaccettabile.
Uno studio che è finito nelle pagine della rivista Journal of Economic Behavior and Organization e che non mancherà di generare nuove piste di riflessione sulle dinamiche socio-personali dell’adolescenza. L'interesse non è semplicemente quello di comprendere l'eventuale legame tra bellezza e popolarità, ma anche di interrogarsi sull'importanza di fattori come l'autostima e il modo in cui ci si vede all'interno della società.
Questi spunti ci portano a pensare che sia possibile trarre insegnamenti per ideare programmi di prevenzione che non trascurino l'importanza del contesto socio-individuale.
Ed è così che chiudo lasciandoti una riflessione: come pensi che i tuoi amici d'infanzia ti vedevano? E quale peso ha avuto questa percezione sulle tue azioni?
"La bellezza è un dono di Dio", affermava Aristotele, ma come ogni dono può nascondere delle insidie. Lo studio condotto dai ricercatori Green, Wilson e Zhang ci mostra una faccia meno conosciuta della medaglia: essere percepiti come attraenti durante l'adolescenza può influenzare i comportamenti a rischio, un fenomeno che sembra persistere fino all'età adulta. Questo ci porta a riflettere sul peso che l'aspetto esteriore ha nelle dinamiche sociali e sul come esso possa condizionare le scelte di vita. È sorprendente osservare come, da un lato, l'attrattiva fisica possa agire da scudo contro alcuni rischi, come il fumo e l'uso di droghe, mentre dall'altro possa spingere verso comportamenti dannosi come l'abuso di alcol. È un monito a non fermarsi alla superficie, a non lasciare che il giudizio estetico condizioni il valore che attribuiamo alle persone e soprattutto a ricordare ai giovani che la bellezza interiore è quella che veramente conta, quella che non svanisce e non porta a scelte sbagliate. La vera sfida è educare a un'autostima che non dipenda dallo specchio, ma dal rispetto e dalla consapevolezza dei propri valori e capacità.