AuDHD, un disturbo che potrebbe riguardarti: 5 fatti sorprendenti che ne svelano i segreti

Avete mai sentito parlare di AuDHD? Ultimamente questo termine sta facendo presa nei dialoghi tra medici e pazienti e potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo disturbi così complessi.

La commistione fra l'autismo e l'ADHD sta spingendo ad una maggior attenzione da parte dei medici e sta dando una nuova luce alle esperienze di chi vive con entrambe le diagnosi in prima persona. Si parla sempre più frequentemente di "AuDHD", o talvolta "AutiADHD", una dicitura emergente nelle conversazioni sul web e nelle discussioni cliniche per riferirsi a chi possiede sintomi sia dell'uno che dell'altro disturbo. Mentre prima tali condizioni venivano considerate come mutuamente esclusive, oggi ci rendiamo conto che c'è molto di più da approfondire.

Non tutti sanno che autismo e ADHD sono più collegati di quanto si pensasse in passato. Da un lato, chi presenta caratteristiche autistiche tende a prediligere routine e situazioni prevedibili; dall'altro, chi soffre di ADHD mostra spesso una predilezione per la novità e fatica a gestire l'attenzione. Questo paradossale incrocio rende l'AuDHD un mondo affascinante e degno di ulteriori investigazioni.

Quando l'AuDHD è diventato rilevante nel campo medico

Solo di recente, fino a un paio di anni a ritroso, l'idea di poter avere una doppia diagnosi tra autismo e ADHD sembrava impensabile secondo le linee guida dominanti. Tuttavia, l'edizione più recente del DSM, un testo chiave per i professionisti del settore salute mentale, ha iniziato a riconoscere che le due condizioni possono in effetti convivere in uno stesso individuo. Questo cambiamento ha spianato la strada per nuovi metodi diagnostici e trattamenti più adattati alle necessità individuali.

La diffusione e la complessità dell'AuDHD

Si calcola che l'autismo colpisca circa l'1% delle persone, mentre l'ADHD ha una portata più vasta, variando dal 5-8% nei più giovani e 2-6% negli adulti. Studi indicano che una persona su due o tre c
on una delle due patologie potrebbe anche presentare sintomi dell'altra. Questo dato mette in luce quanto sia cruciale condurre un'accurata valutazione per capire tutte le dinamiche a gioco e preparare un intervento adeguato.

Il vivere quotidiano con l'AuDHD può diventare particolarmente complesso, a causa della tensione fra bisogni contraddittori e difficoltà nella gestione della vita di tutti i giorni. Non a caso, si ritiene che i bambini con entrambe le condizioni possano essere più a rischio di problemi psicologici rispetto a chi ne presenta una sola.

L'importanza di trattamenti mirati

Identificare correttamente l'AuDHD è un passo critico verso l'ottenimento di un trattamento individuale che sia davvero efficace. I farmaci per trattare l'ADHD sono noti per la loro efficacia, ma si fa strada la necessità di scoprire interventi non farmacologici che rispondano meglio alle esigenze specifiche dell'AuDHD. È vitali quindi che gli addetti ai lavori procedano con un'analisi approfondita per poter offrire il migliore aiuto possibile.

Se pensate di poter essere influenzati da AuDHD, è decisivo discuterne con un esperto. Tenete sempre presente che ogni caso è unico e che solo un professionista qualificato può fornire consulenza adatta.

Queste rivelazioni su comorbidità come l'AuDHD sono un grande passo in avanti nella nostra comprensione e capacità di intervento. È incoraggiante vedere che si fanno progressi nell'accettazione della possibile coesistenza di più disturbi, aprendo la via a terapie più specializzate e assistenza su misura. Allo stesso tempo, è confortante assistere all'aumento dell'attenzione dei professionisti della salute verso le esigenze di questi pazienti.

Promuovere la conoscenza su realtà come l'AuDHD è fondamentale per la formazione di un ambiente che accolga e sostenga ogni individuo consentendogli di prosperare nella vita di ogni giorno.

Un pensiero finale per voi, lettori: ritenete che scoperte come queste possano aiutare a sfatare i miti che circondano le neurodiversità? Avete storie personali o conoscenze che hanno a che fare con queste condizioni? Condividetele nei commenti, la vostra esperienza potrebbe illuminare la strada a chi sta affrontando un cammino simile.

@speechdude

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♬ original sound - Chris Wenger, CCC-SLP

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi." - Marcel Proust. La comprensione dell'AuDHD ci ricorda quanto sia essenziale osservare con occhi nuovi le condizioni umane, soprattutto quando si sovrappongono. Questo dualismo diagnostico, un tempo inimmaginabile, ci svela quanto poco ancora conosciamo delle sfaccettature della mente umana. È un invito a non fermarsi alle apparenze, ma a scavare più a fondo, perché dietro ogni comportamento, ogni difficoltà, ci può essere un mondo intero da esplorare. La coesistenza di autismo e ADHD, per quanto possa sembrare paradossale, apre nuove porte alla ricerca e alla personalizzazione dei trattamenti, perché ogni individuo è un universo a sé, con le proprie necessità e potenzialità. Non dobbiamo quindi limitarci a etichettare, ma lavorare per comprendere e supportare ogni singola persona nella sua unicità.

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