Camminare verso l'ufficio potrebbe sostituire la corsa? Gli esperti scioccano con la loro risposta!

Sei mai rimasto senza fiato mentre correvi per arrivare puntualmente a un appuntamento, pensando che forse avresti fatto meglio a proseguire a passo spedito? Ecco le ragioni scientifiche che potrebbero spiegare la tua scelta.

Hai presente quando devi decidere se correre o camminare per raggiungere il tuo posto preferito? Beh, risulta che questa decisione di tutti i giorni possa non essere così banale come sembra. Hai mai notato che correre ti lascia più affaticato rispetto a quando scegli una passeggiata, anche se la meta è la stessa? C'è un motivo scientifico che sta dietro questa sensazione di maggior fatica, e riguarda il modo in cui il nostro corpo spende energia.

Il concetto di "costo metabolico" riguarda l'energia che consumiamo quando facciamo qualcosa, tipo una corsetta o una camminata. Misure di quanto ossigeno respiriamo e anidride carbonica espiriamo ci danno un'idea dei chili calorie che bruciamo. La grande domanda è: che cosa incide su questo famoso costo energetico?

Cosa consuma di più: camminare o correre?

Una risposta viene da degli studi degli anni '70: in poche parole, correre toglie più energia di quello che toglie camminare per lo stesso tragitto. Questo succede soprattutto per via dei saltelli verticali che facciamo quando prendiamo il ritmo della corsa. I muscoli delle gambe devono lavorare di più per questi movimenti su e giù, e di conseguenza il nostro corpo brucia più calorie. E non è finita qui: correre fa consumare energia anche dopo l'attività, per la temperatura corporea che sale e le riserve energetiche che bisogna ripristinare. E la camminata in tutto questo? Beh, dipende da quanto veloce vai.

La velocità del cammino e l’energia che spendi

Se stai passeggiando tranquillo a circa 5 km/h, certo che la corsa ti farà spendere di più. Ma se ti trascini lentissimo, il tuo corpo spenderà più calorie a causa del tempo prolungato per finire il tragitto, che fa variare il dispendio energetico. A sorpresa, camminare proprio veloce, tipo oltre gli 8 km/h, non è così conveniente dal punto di vista energetico come potresti credere, perché serve più coordinazione e non tiri vantaggio dall'elasticità dei tendini come faresti durante una corsetta.

Una cosa interessante è che sembra che noi abbiamo un'idea istintiva di quando è meglio correre piuttosto che continuare a camminare, come quando siamo su un tapis roulant e senza pensarci, iniziamo a correre se la velocità sale.

Insomma, quando scegli tra fare una corsa o una passeggiata, considera anche quanta energia stai per spendere. Certo, l'importante è tenersi in movimento e stare bene in salute. Ma ricorda, quello che ti ho detto potrebbe cambiare a seconda del tuo stato fisico e delle ultime scoperte sulla fisiologia dell'esercizio fisico.

È affascinante dunque scoprire i meccanismi di consumo energetico nel nostro corpo quando corriamo o quando camminiamo. Guarda come l'organismo si adegua a sostenere l'effort in base a quanto ci mettiamo d'impegno, dimostrando quanto siamo ben adattati.

Discutere su come arriviamo a lavoro, se con una bella corsa o una camminata, ci porta a riflettere anche su temi come il benessere personale e l'ambiente. Correre e camminare offrono benefici diversi e possiamo avvalercene in varie modalità.

Ci sarebbe una domanda carina da farsi: arrivate al lavoro più volentieri sfrecciando nell'aria mattutina o gustandovi una bella passeggiata? E poi, avete mai optato per una corsetta invece che passo lento?

"La corsa è il grande laboratorio del pensiero", sosteneva Jean Echenoz nel suo romanzo "Corsa". E in effetti, la pratica dell'attività fisica, come la corsa mattutina per raggiungere il posto di lavoro, può essere un vero e proprio esperimento di fisiologia applicata. La ricerca scientifica ci conferma ciò che l'esperienza quotidiana suggerisce: il nostro corpo è una macchina complessa, e ogni scelta che facciamo in termini di movimento ha un impatto sul nostro dispendio energetico.

La scoperta che correre comporti un costo metabolico maggiore rispetto al camminare non sorprende, ma ci invita a una riflessione più profonda: l'efficienza del movimento è un equilibrio delicato che dipende da molti fattori, non solo dalla distanza percorsa. È interessante notare come il nostro corpo sia talmente ben adattato al movimento da avere una percezione intuitiva di quando è più conveniente passare dalla camminata alla corsa.

In un mondo sempre più orientato all'efficienza e all'ottimizzazione delle risorse, forse dovremmo imparare a "ascoltare" il nostro corpo con maggiore attenzione. L'energia che consumiamo non è solo un dato fisico, ma anche un messaggio che ci parla del nostro benessere e della nostra salute. E mentre cerchiamo di trovare il modo più efficiente di muoverci, ricordiamoci che ogni passo, sia esso a passo di corsa o di camminata, è un passo verso uno stile di vita più attivo e sano.

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